Alcuni brani musicali possono essere ascoltati non solo nell'arrangiamento originale, ma anche in un formato insolito. Ad esempio, effetti aggiuntivi e suoni di sottofondo possono essere sovrapposti alla colonna sonora "nativa". Questi "rework" sono chiamati remix e sono estremamente popolari nella musica contemporanea.
L'emergere dei remix
La parola "remix" deriva dall'inglese remix, che letteralmente significa "mescolamento". Nella cultura musicale, un remix è inteso come una versione successiva di una composizione, creata con l'aiuto di programmi e apparecchiature speciali per l'elaborazione del suono, sovrapponendo suoni di sottofondo, cambiando il ritmo e il tempo del pezzo. I primi remix sono apparsi quasi per caso: il fatto è che con lo sviluppo dei mezzi di registrazione negli studi, si è lavorato per ri-registrare vecchie opere musicali in una nuova qualità. Lungo la strada, sono stati aggiunti vari effetti sonori, sono stati rimossi i rumori non necessari e così via.
È consuetudine tra gli specialisti valutare questo o quel remix esclusivamente dal punto di vista del lato tecnico della performance, poiché si ritiene che qualsiasi prodotto della creatività individuale abbia diritto alla vita.
Alla fine, il remix è diventato, di fatto, una direzione musicale indipendente. Gli autori dei remix si sono posti l'obiettivo non solo di migliorare la composizione esistente, ma di darle un nuovo significato. In alcuni casi, il risultato del remix è diventato l'esatto opposto dell'intenzione originale del creatore della composizione.
Chi fa i remix e perché?
La creazione di remix aggiungendo nuovi suoni, lavorando con il tempo e il ritmo del brano originale, riarrangiando le sue parti, interessava, prima di tutto, i detentori dei diritti d'autore delle opere originali. Il fatto è che la nuova lettura ha permesso di ampliare il pubblico degli ascoltatori e dare un suono fresco ai successi dimenticati del passato. Inoltre, i remix hanno interessato i disc jockey, poiché hanno permesso di dare alla musica popolare un suono "da club", un ritmo e un suono più lungo, che è abbastanza importante per le piste da ballo.
I primi remix sono apparsi negli anni Sessanta del secolo scorso in Giamaica. Erano composizioni alle quali veniva tolta la componente vocale. Questo genere si chiama dub.
In precedenza, la produzione di remix veniva eseguita dagli stessi artisti o dagli studi di registrazione su loro ordine. Prima dell'ubiquità dei computer, il lavoro professionale con il suono era possibile solo con apparecchiature costose e sofisticate. Attualmente, qualsiasi proprietario di un personal computer può installare il programma per la creazione di remix. Il remix è spesso una passione per aspiranti DJ che cercano di mostrare il loro potenziale alle stazioni radio e ai locali notturni.